CCRSV - Manifestazione a Padova - Domenica 17 Marzo 2013 |
Torno a parlare di salute e sanità veneta: perdonatemi, ma il tema mi sta a cuore, sia perché in Veneto ci abito (ma mi starebbe a cuore comunque, perché è un problema che riguarda tutta Italia, in realtà), sia perché nel campo della sanità ci lavoro, ma soprattutto perché anch'io, come tantissimi altri, usufruisco perlopiù di prestazioni sanitarie erogate in regime di convenzione (ticket), visto che non sono ricca sfondata da potermi permettere sempre cure, visite ed analisi privatamente e a pagamento.
Vi avevo già parlato in qualche post precedente della nascita del CCRSV - Comitato di Crisi Regionale della Sanità Veneta (ONLUS) (cliccateci sopra e si aprirà la pagina Facebook, che vi consiglio caldamente di visitare) e di alcune iniziative portate avanti in queste settimane per cercare di fermare la strage che, nella Regione Veneto, stanno facendo delle strutture erogatrici di prestazioni sanitarie in convenzione.
Ebbene, nonostante i "responsabili" di questa strage avessero inizialmente affermato di essere aperti al dialogo e disponibili al confronto, il tutto si è risolto in un niente di fatto: i tagli di fondi sono stati ufficializzati e adesso moltissimi cittadini dovranno a breve mettersi in coda (e che coda!) per poter fare le terapie, le analisi o le visite, proprio come succede nella sanità pubblica. Avete presente quanti mesi ci vogliono per fare una visita oculistica in ospedale, per esempio? Si parla di 8 mesi, se non anche 2 anni! Bene: estendete questo concetto anche ad analisi (ad es. risonanza magnetica, TAC, radiografie), terapie fisiche (ad es. laserterapia, magnetoterapia), riabilitazione e chi più ne ha, più ne metta e capirete a che livelli stiamo per arrivare. Ed in brevissimo tempo...
Pensate poi a quante persone rischiano anche il proprio impiego: tutti i dipendenti di centri privati convenzionati sono a rischio licenziamento, oltre che tutti i collaboratori e gli altri impiegati nel settore (ad es. tecnici ortopedici), perché la gente che necessita di cure e accertamenti dovrà valutare cosa può permettersi (ad es. analisi del sangue) e cosa no anche se ne ha bisogno (ad es. sedia a rotelle per poter uscire di casa). Stiamo parlando di centinaia di futuri disoccupati, di famiglie che si ritroveranno in difficoltà economiche sempre maggiori, soprattutto in questi tempi di crisi: alla faccia dell'incentivare l'occupazione!
Fermare tutto questo è ovviamente difficile, ma non è impossibile: basta volerlo!
Online è disponibile una petizione a questo indirizzo: Potrà curarsi solo chi ha soldi?
Per domenica 17 marzo 2013 alle ore 14 è stata organizzata una manifestazione a livello regionale (ma anche chi non è residente in Veneto potrà partecipare, è ovvio) a Padova, con partenza da Prato della Valle.
L'obiettivo è essere in tanti, tantissimi, migliaia di cittadini a manifestare la propria indignazione, la propria delusione, il proprio malcontento, la propria rabbia verso chi ha deciso che la salute è un bene che può permettersi solo chi è ricco. E verso chi ha deciso che si può anche lasciare senza lavoro migliaia di persone senza farsi tanti problemi.
PARTECIPATE E PASSATE PAROLA, SE POTETE: FERMIAMO QUESTO SCANDALO!
Ciao mi chiamo karina...piacere di conoscerti!bellissimo blob...grazie per il post.
RispondiEliminada oggi tua nuova follower unisciti al mio se ti va
http://karinacosmetic.blogspot.it/ ti aspetto...kiss
Grazie di aver visitato ed esserti unita al mio blog.
EliminaRicambio volentieri.
Bel posto, complimenti..! è sempre un bene sensibilizzare su questi argomenti!
RispondiEliminaPassa da me, c'è un premio per te e il tuo blog! ;)
www.makeupfans.blogspot.com
baci,
Francesca.
perdonami, *post :)
EliminaGrazie mille! Aggiorno subito il mio precedente post sui premi Sunshine ^_^
EliminaCiao io abito in Veneto proprio come te e quindi anche a me sta molto a cuore questo problema e poi apprezzo il fatto di trovare un post così!Brava!!!!!
RispondiEliminaPassa a trovarmi se ti va!
http://makeuppassionflower.blogspot.it/
Mi fa piacere sapere che qualcuno legge anche questo genere di post che scrivo: ritengo che la salute sia un diritto assolutamente da non toccare, mentre con la delibera regionale che è stata fatta passare in sordina questo diritto viene non toccato, ma addirittura disintegrato! Senza contare il diritto alla libera scelta (di dove curarsi). Mah, speriamo che le cose cambino in meglio, altrimenti la vedo dura per il futuro, che non è certo lontano: si parla di settimane al massimo.
EliminaIntanto, possiamo dire che la manifestazione di domenica 17 marzo è andata benone: eravamo migliaia! ^_^ Speriamo che ora ci ascoltino, finalmente!